The grading group contains every module to be used artistically and doing color and tones corrective and creative work (including chromatic adaptation / white balance)
darktable's split-toning method creates a two color linear toning effect where the shadows and highlights are represented by two different colors. In the example image below you can see an original black and white image and one where a split-toning effect is applied with blue in shadows and a yellowish color in highlights. |
Compared to traditional split-toning our module has more parameters to influence its behavior. We have parameter «balance», which offsets the 50% gray level in your image – at your choice – more to the shadows or more to the highlights. Additionally, with parameter «compression» you can compress toning in the shadows and highlights and leave a gap in the mid-tones, which remain untouched by the effect.
The split-toning module does not convert images to black and white and has limited benefits on color images. So, if you want to do traditional split-toning, use the monochrome module (see Sezione 3.4.3.6, «Monocromia») to make the image black and white before playing around with split-toning effect.
These controls are used to set the color of the split-toning effect, you select the desired color and saturation for both shadows and highlights. Clicking on the colored squares will open a color selector dialog which offers you a choice of commonly used colors, or allows to define a color in RGB color space.
Questo parametro rappresenta il rapporto tonale tra le ombre e le alte luci. Con un valore del 50% la metà della gamma luminosa dell'immagine viene usata per le ombre e l'altra metà per le alte luci.
Compression is a percentage of total lightness range that is not affected by color toning. Default value is set to 33%; this is not the default behavior of an original split-toning which would be 0% compression. The choice of 33% as a default is to invite you experimenting with these parameters and how it extends the original split-toning method.
Avete a disposizione parecchi parametri per controllare l'effetto di questo modulo. Un ulteriore livello di versatilità può essere raggiunto utilizzando una modalità di fusione oppure utilizzando le maschere (vedi Sezione 3.2.5, «Fusione»).
L'asse orizzontale rappresenta la gamma dei valori che potete manipolare. L'asse verticale mostra le modifiche che potete applicare tracciando una curva. Su entrambi gli assi, orizzontale e verticale, potete agire sulla luminosità, saturazione o tonalità..
Cliccate su uno degli otto nodi disponibili e trascinatelo in verticale. Un cerchio vi indicherà quanti pixel adiacenti saranno coinvolti dalla modifica. Utilizzate la rotella del mouse per variare il diametro del cerchio. Potete usare anche gli otto punti di controllo (triangoli che definiscono i valori verticali dei vari nodi) in basso per modulare la curva.
A color picker is activated by pressing and will show the picked values in the diagram. You can use an area sampling mode by using Ctrl+Click.
A second color picker can be used to directly change the curve based on the sampled area. A Click on will activate the action picker. Then, on the picture, a Ctrl+Click+Drag will create a positive curve for the sampled area and a Shift+Click+Drag a negative curve.
Potete disegnare una curva per ognuno dei tre canali individualmente: «luminosità», «saturazione» e «tonalità».
Control the interaction mode with the curve. When edit by area is selected the nodes' axis coordinates are fixed. This is the default mode up to darktable version 2.6.
Definisce l'asse orizzontale ovvero la gamma di valori su cui lavorare. Potete scegliere tra «luminosità», «saturazione» e «tonalità» (predefinito). Cambiando questo parametro si azzera qualsiasi curva precedentemente impostata riportandola ad una linea orizzontale.
Choose between a «smooth» (default) or «strong» processing mode which alter the final effect.
L'interpolazione è il processo che si utilizza per calcolare una curva continua partendo da una piccola serie di punti. Dal momento che questo processo non è mai perfetto lo si può portare a termine utilizzando diversi metodi, ognuno dei quali può evitare potenziali problemi derivati dal collegamento dei vari punti.
Probabilmente il metodo che visivamente porta ai migliori risultati è la «curva cubica». Dal momento che questo metodo porta a curve molto morbide, il contrasto dell'immagine viene ben valorizzato. Tuttavia questo metodo è molto sensibile alla posizione dei nodi e può provocare delle oscillazioni quando i nodi sono molto vicini tra di loro oppure quando ce ne sono troppi. Questo metodo opera al meglio quando i nodi sono solamente 4 o 5 e sono regolarmente spaziati tra di loro.
Il metodo «curva centripeta» è progettato proprio per evitare le oscillazioni ma, come svantaggio, segue i nodi in modo più approssimativo. Il calcolo è molto robusto e non importa quanti nodi ci siano e quanto siano distanti tra di loro, però il risultato in genere è più piatto e sbiadito.
La «curva monotonica» è disegnata appositamente per dare un'interpolazione monotonica, ovvero che elimina le oscillazioni prodotte dalla curva cubica. Questo metodo è particolarmente adatto per costruire una funzione analitica partendo da un'interpolazione di nodi (ad es. esponenziale, logaritmica, potenza, ecc.). Queste funzioni vengono fornite come preset. Questo è un buon compromesso tra i due metodi appena trattati.
Vibranza è un termine molto utilizzato quando si parla di manipolazione delle immagini ma il meccanismo di funzionamento e il risultato finale possono variare molto da un programma all'altro. In darktable vibranza satura e diminuisce la luminosità dei pixel più saturi per rendere i colori più vividi. |
Velvia può ridurre il suo effetto sui toni medi in modo da evitare saturazioni non naturali dei toni della pelle. Il selettore scorrevole imprecisione toni medi regola questa selettività: riducendo il suo valore si diminuisce il fattore di protezione e l'effetto di velvia sarà più incidente sull'intera immagine.
Valori più alti aumentano il contrasto del colore mentre quelli più bassi lo diminuiscono. L'effetto di questo modulo è simile a quello ottenuto applicando una curva più ripida o più piatta ai canali a oppure b sul modulo curva di tono (vedi Sezione 3.4.2.13, «Curva di tono»).
Per la divisione dei toni trascinate il punto bianco sulla tinta che desiderate dare alle alte luci quindi selezionate una tinta da assegnare alle ombre con il puntino nero. Per una tinta uniforme globale trascinate entrambi i punti sul medesimo colore.
Modifica l'esposizione aumentando la luminosità con una curva gaussiana di particolare ampiezza centrata su un determinato valore di luminosità.
Imposta la luminosità media che verrà modificata dalla luce di riempimento. Premendo è possibile attivare un selettore colore che mostrerà il valore di luminosità selezionato in un'apposita barra aiutandovi così a trovare il corretto valore centrale. Potete passare dalla modalità puntiforme a quella ad area direttamente dal pannello globale del selettore colore (vedi Sezione 3.3.6, «Selettore colore globale»).
La mappatura tonale globale processa ogni pixel di un'immagine HDR ignorando i pixel vicini. In genere questa operazione è più veloce della mappatura locale implementata nel modulo mappatura dei toni ma potrebbe fornire un risultato meno convincente con scene dalla gamma dinamica estrema. Come miglioramento all'operatore originale darktable è in grado di preservare i dettagli dell'immagine di input e riportarli sull'immagine finale.
Sono disponibili per l'operazione di mappatura dei toni gli operatori Reinhard, Filmic e Drago. Selezionando uno dei diversi operatori potrete agire su parametri differenti. Alcuni operatori si impostano in modo automatico e non hanno pertanto bisogno di controlli specifici.
Disponibile solo per l'operatore Drago. Questo parametro influenza il contrasto sull'immagine di output. E' essenziale per regolare la compressione dei valori più alti e la visibilità di dettagli nelle aree scure. Come da manuale il controllo viene impostato con un valore di partenza di 0.85.
Disponibile solo per l'operatore Drago. Questo è un fattore scalare che adegua la luminosità globale dell'immagine a quella dello schermo. E' misurato in cd/m 2 e dovrebbe essere uguale al valore del vostro device di output. Valori più alti schiariscono l'immagine mentre quelli più bassi la scuriscono.
In base ai concetti di Ansel Adams la luminosità (canale L in spazio Lab) viene divisa in un certo numero di zone dal nero puro al bianco puro. Queste zone vengono quindi visualizzate su di una barra. Il numero di zone può essere modificato agendo sulla rotella del mouse (predefinito 10 zone).
Questa barra è divisa orizzontalmente in due parti: quella superiore visualizza le zone dell'immagine di output mentre quella in basso visualizza quelle dell'immagine di input. Inizialmente queste due parti sono allineate. Le zone di output sono statiche mentre potete cliccare col pulsante sinistro del mouse e trascinare un punto di selettore scorrevole sulla barra con le zone di input per modificare la mappatura zonale. Trascinando un punto di selettore scorrevole si espandono proporzionalmente le zone da un lato e si espandono allo stesso modo quelle sull'altro lato. Qualsiasi eventuale punto di selettore scorrevole stabilito in precedenza resta fisso al suo posto per impedire modifiche alle zone che sono oltre. Per rimuovere un punto di selettore scorrevole cliccare col pulsante destro.
L'anteprima mostra l'immagine attiva divisa in zone. Passando il puntatore del mouse su una zona della barra di selettore scorrevole (sia di input che di output) si evidenzia la zona corrispondente sull'anteprima.
Questo selettore scorrevole agisce sulle ombre: valori positivi le schiariscono mentre i valori negativi le rendono più scure.
Questo selettore scorrevole agisce sulle luci: valori positivi le schiariscono mentre i valori negativi le rendono più scure.
Normalmente l'algoritmo di questo modulo non modifica i punti di bianco e di nero. In alcuni casi un'immagine può contenere delle variazioni tonali che vanno oltre il punto di bianco ovvero superano un valore di luminanza di 100. Una variazione negativa del punto di bianco permette di riportare il valore di questi pixel all'interno di una gamma gestibile così da rendere visibili ulteriori dettagli nelle alte luci.
Questo elenco a tendina permette di selezionare un filtro di sfocatura gaussiano o bilaterale. Se il filtro gaussiano crea degli aloni provate con il filtro bilaterale.
Questo selettore scorrevole agisce sul raggio del filtro di sfocatura. Valori più alti generano una transizione più morbida tra le ombre e le luci ma possono creare degli aloni. Valori più bassi riducono sensibilmente la dimensione di eventuali aloni ma potrebbero dare all'immagine un aspetto artificiale. Come detto in precedenza il filtro bilaterale è meno soggetto alla comparsa di aloni.
Questo selettore scorrevole modula l'intensità dell'effetto sui toni medi: valori più alti riducono l'effetto su ombre molto dure e luci molto bruciate, valori più bassi permettono un aggiustamento molto forte anche sui toni medi. Normalmente questo parametro deve essere modificato - aumentandolo - solo se si vuole limitare l'effetto alle parti dell'immagine più in ombra o più esposte. Se il valore viene impostato a 100% il modulo non ha più alcun effetto dato che le modifiche vengono fatte solo al bianco e al nero assoluti.
Questo selettore scorrevole regola la saturazione del colore delle ombre: valori più alti aumentano la saturazione delle ombre schiarite mentre valori più bassi le de-saturano. E' consigliabile lasciare questo selettore scorrevole al valore predefinito del 100%. In questo modo si garantisce una saturazione molto naturale delle ombre, simile a quella che potete osservare in natura quando una zona in ombra riceve luce.
Questo selettore scorrevole regola la saturazione del colore nelle alte luci: valori più alti aumentano la saturazione delle alte luci che sono state scurite mentre valori più bassi le de-saturano. Spesso le alte luci non contengono informazioni sufficienti per creare colori convincenti quando vengono scurite. Potete provare a modificare un po' i parametri e vedere i risultati per ottenere un buon risultato sull'immagine che state elaborando ma sappiate che a volte sarà molto difficile trovare un risultato soddisfacente.
L'immagine originale è stata esposta per la luce solare esterna che colpisce il muro in modo da evitare aree bruciate. Di conseguenza l'interno del fienile presenta numerose ombre nere. | |
Le ombre sono state schiarite e le alte luci non sono state toccate. L'effetto sull'intera immagine è stato quindi abbassato un po' di tono con una fusione «normale» e un'opacità del 65%. | |
Immagine finale. |
E' possibile operare in due differenti modalità: «manuale» e «automatica».
Nella modalità «manuale» viene visualizzato un istogramma diviso in tre settori dotati di maniglie. Trascina le maniglie per modificare i toni dell'immagine. I settori controllano rispettivamente il punto di nero, di grigio medio e di bianco in valori di luminosità assoluta (unità L dello spazio Lab).
Potete muovere i settori del nero e del bianco fino a toccare gli estremi sinistro e destro dell'istogramma così da rendere disponibile per l'immagine finale la completa gamma tonale. Dopo questa operazione un'immagine piatta acquisterà più contrasto.
Muovendo il settore centrale si interverrà sui toni di grigio medio. Spostandolo verso sinistra renderà l'immagine più luminosa, spostandolo a destra più scura. Questa operazione viene spesso definita 'modifica della gamma dell'immagine'.
Nei tre settori nero, grigio e bianco sono disponibili altrettanti selettori di colore che possono essere utilizzati premendo le relative icone . Potete utilizzarli per campionare il livello corrispondente direttamente dall'immagine. E' possibile passare da una modalità ad un'altra direttamente dal pannello del selettore colore globale (vedi Sezione 3.3.6, «Selettore colore globale»).
Il pulsante «auto» aggiusta automaticamente il punto di nero e di bianco e imposta il punto di grigio esattamente a metà tra i due.
In modalità «automatica» il modulo analizza l'istogramma dell'immagine e ne individua i bordi sinistro e destro: in questo modo definisce il punto di nero, di grigio e di bianco in termini di percentili relativi a questi bordi.
Suggerimento: in certe condizioni - specialmente se l'immagine contiene sorgenti di luce blu molto saturata - il modulo livelli può causare artefatti di pixel bianchi. Vedi l'opzione taglio gamma (Sezione 3.4.1.11, «Profilo colore di ingresso») per limitare questo problema.
Imposta il punto di nero (in percentile) relativo al bordo sinistro dell'istogramma (solo modalità «automatico»).
Imposta il punto di grigio in percentile relativo ai bordi sinistro e destro dell'istogramma dopo aver applicato le correzioni al punto di nero e al punto di bianco (solo modalità «automatico»).
In its default state, curves will be straight lines, defined by few anchor nodes. You can move the nodes to modify the curve. You can generate new nodes by clicking on the curve. With Ctrl+click you generate a new node at the x-location of the mouse pointer and the corresponding y-location of the current curve – this adds a node without risking to accidentally modify the curve. Up to 20 nodes per curve can be defined. To remove a node, move it out of the widget area.
A color picker is activated by pressing and will show the picked values in the graph. You can use an area sampling mode using with Ctrl+click. Numerical Lab values of input and output (see below) at the selected spot or area are shown on top left of the widget.
Depending on the desired intent, you can apply the tone curve in four different color spaces:
Lab, canali collegati,
Lab, canali separati,
XYZ, canali collegati,
RGB, canali collegati.
Lab is a perceptual color space that is designed to approximate the way human beings perceive colors and lightness, and representing the color information independently of the the lightness information. In «Lab, separated channels», you get a fully independent control over the chrominance (a/b-channels) and the luminance (L-channel). In «Lab, linked channels», only the luminance (L-channel) control is available. The color saturation correction will be automatically computed, for each pixel, from the contrast correction applied to the luminance channel. This works better in cases where a subtle contrast correction is applied, but gives increasingly inaccurate saturation correction as the contrast gets more dramatically enhanced.
XYZ è uno spazio colore tecnico lineare progettato per collegare la risposta fisiologica dell'occhio umano alla luce con lo spazio RGB. Come per il Lab, separa la luminosità dalle informazioni sul colore ma lo fa ignorando la modalità di correzione che il cervello esegue per la percezione umana. La modalità dei «canali collegati XYZ,» offre un'alternativa ai «canali cillegati Lab». Questa opera applicando la curva del canale L a tutti e tre i canali dello spazio colore XYZ. Provate ad utilizzare la modalità di fusione «aggiustamento colore» se volete controllare l'intensità della crominanza (vedi Sezione 3.2.5.4, «Operatori di fusione»). Questa modalità produce una tonalità che vira verso il giallo.
Lo spazio RGB è uno spazio colore lineare progettato per catturare e visualizzare immagini in sintesi additiva. Viene utilizzato insomma per catturare e visualizzare le immagini e non per isolare le informazioni relative ai colori e alla luminosità. «RGB, canali collegati,» lavora in ProPhoto RGB e applica la curva del canale L a tutti e tre i canali dello spazio colore RGB. Aggiungendo del contrasto nello spazio colore RGB si ottiene una desaturazione delle alte luci e un aumento della saturazione nelle luci basse. Questo, comunque, è alla luce dei fatti il miglior modo per gestire il contrasto ed è quello che fanno la maggior parte dei software. Questa modalità fa sì che il modulo curva di tono si comporti allo stesso modo del modulo curva base (vedi Sezione 3.4.1.5, «Curva base») non fosse che quest'ultimo opera in spazio RGB.
Notare che l'interfaccia in ogni caso viene controllata in Lab. Ciò significa che le coordinate del grigio medio si trovano approssimativamente al 50% del grafico indifferentemente dallo spazio colore utilizzato. La stessa cosa è applicabile all'istogramma che viene visualizzato sullo sfondo della curva. I controlli sono convertiti nel corretto spazio di lavoro prima che la correzione venga applicata. Quindi - in RGB e XYZ - il grigio medio viene riposizionato dal 50% al 18%.
La curva di tono nel canale L opera sulla Luminosità. Per maggiore chiarezza viene visualizzata sul diagramma un istogramma per la sola luminosità. Quando si lavora in «Lab, canali collegati», «RGB, canali collegati» oppure «XYZ, canali collegati», la curva del canale L è l'unica disponibile.
La linea orizzontale rappresenta la luminosità dei pixel dell'immagine di input. La linea verticale rappresenta la luminosità dei pixel dell'immagine di output. Una curva retta non cambia nulla. Tutti i punti sopra la diagonale aumentano la luminosità mentre i punti sotto di essa la diminuiscono. Trascinando il centro della curva verso l'alto illumina l'intera immagine mentre spostandolo verso il basso la scurisce. Una curva ad S ne aumenta il contrasto generale.
Le curve dei canali a e b operano sui valori di colore e sono disponibili solo nello spazio colore «Lab, canali separati». La linea orizzontale rappresenta i valori del canale colore dell'immagine di input. La linea verticale rappresenta i valori del canale colore dell'immagine di output. Valori positivi del canale a corrispondono ad un aumento del magenta, valori negativi del canale a corrispondono ad un aumento dei verdi. Valori positivi del canale b aumentano i gialli mentre valori negativi del canale b aumentano i blu.
Una linea retta non cambia nulla. Spostando il centro della curva si da una tinta colorata all'intera immagine. Spostando il canale a verso l'alto si da una tinta magenta, spostando il canale b verso l'alto si da una tinta gialla, spostando il canale a verso il basso si da una tinta verde e spostando il canale b verso il basso si da una tinta blu.
Aumentando o diminuendo la 'ripidezza' della curva senza spostarne il centro si aumenta o diminuisce la saturazione del colore del rispettivo canale. Con una curva ben disegnata è possibile avere un controllo molto preciso sulla saturazione del colore in base al colore dei pixel in input.
L'interpolazione è il processo che si utilizza per calcolare una curva continua partendo da una piccola serie di punti. Dal momento che questo processo non è mai perfetto lo si può portare a termine utilizzando diversi metodi, ognuno dei quali può evitare potenziali problemi derivati dal collegamento dei vari punti.
Probabilmente il metodo che visivamente porta ai migliori risultati è la «curva cubica». Dal momento che questo metodo porta a curve molto morbide, il contrasto dell'immagine viene ben valorizzato. Tuttavia questo metodo è molto sensibile alla posizione dei nodi e può provocare delle oscillazioni quando i nodi sono molto vicini tra di loro oppure quando ce ne sono troppi. Questo metodo opera al meglio quando i nodi sono solamente 4 o 5 e sono regolarmente spaziati tra di loro.
Il metodo «curva centripeta» è progettato proprio per evitare le oscillazioni ma, come svantaggio, segue i nodi in modo più approssimativo. Il calcolo è molto robusto e non importa quanti nodi ci siano e quanto siano distanti tra di loro, però il risultato in genere è più piatto e sbiadito.
La «curva monotonica» è disegnata appositamente per dare un'interpolazione monotonica, ovvero che elimina le oscillazioni prodotte dalla curva cubica. Questo metodo è particolarmente adatto per costruire una funzione analitica partendo da un'interpolazione di nodi (ad es. esponenziale, logaritmica, potenza, ecc.). Queste funzioni vengono fornite come preset. Questo è un buon compromesso tra i due metodi appena trattati.
La scala vi permette di distorcere il grafico per fare emergere delle caratteristiche della curva importanti e permettervi di disegnare una curva più significativa. L'opzione della scala modifica solamente la curva disegnata e non i suoi parametri.
In modo predefinito viene utilizzata la scala «lineare». Questa scala utilizza gli assi delle ascisse e delle ordinate in modo uniforme.
The «log» scale will compress the high values and dilate the low values, on both the abcissa and the axis of ordinates, so that the nodes in lowlights get more space on the graph and can be controlled more clearly.
When using the logarithmic scale, a «base of the logarithm» slider appears that lets you control the amount of compression/dilatation operated by the scale. If you draw purely exponential or logarithmic functions from identity lines, setting this values defines the base of such functions.
Il modulo ha dei selettori scorrevoli per ognuno dei tre attributi da regolare. Nella loro posizione neutrale (zero) l'immagine non viene toccata. Spostando i selettori verso sinistra ovvero verso valori negativi si riducono contrasto, luminosità e saturazione. Spostandoli verso destra i valori aumentano.
Se desiderate molta più versatilità per regolare il contrasto e la luminosità allora potete provare i moduli curva di tono, livelli, e sistema zonale (vedi Sezione 3.4.2.13, «Curva di tono», Sezione 3.4.2.12, «Livelli», e Sezione 3.4.2.10, «Sistema zonale»). Allo stesso modo potete regolare la saturazione del colore molto più precisamente con i moduli curva di tono, contrasto colore, e zone di colore (vedi Sezione 3.4.2.13, «Curva di tono», Sezione 3.4.2.6, «Contrasto colore», e Sezione 3.4.2.3, «Zone di colore»).
Depending on the desired intent, you can work in two different modes:
RGB, linked channels
RGB, independent channels
Potete muovere i settori del nero e del bianco fino a toccare gli estremi sinistro e destro dell'istogramma così da rendere disponibile per l'immagine finale la completa gamma tonale. Dopo questa operazione un'immagine piatta acquisterà più contrasto.
Muovendo il settore centrale si interverrà sui toni di grigio medio. Spostandolo verso sinistra renderà l'immagine più luminosa, spostandolo a destra più scura. Questa operazione viene spesso definita 'modifica della gamma dell'immagine'.
There are three color pickers in black, gray, and white, available by pressing the respectively colored icon. You can use them to sample the corresponding level directly from the image.
Il pulsante «auto» aggiusta automaticamente il punto di nero e di bianco e imposta il punto di grigio esattamente a metà tra i due.
The picker on the right of «auto» button autoadjusts based on a selected area on the picture.
Suggerimento: in certe condizioni - specialmente se l'immagine contiene sorgenti di luce blu molto saturata - il modulo livelli può causare artefatti di pixel bianchi. Vedi l'opzione taglio gamma (Sezione 3.4.1.11, «Profilo colore di ingresso») per limitare questo problema.
Sets the gray point in percentiles relative to the left and right borders of the histogram after having applied the black point and white point corrections.
In its default state, curves will be straight lines, defined by few anchor nodes. You can move the nodes to modify the curve. You can generate new nodes by clicking on the curve. With Ctrl+click you generate a new node at the x-location of the mouse pointer and the corresponding y-location of the current curve – this adds a node without risking to accidentally modify the curve. Up to 20 nodes per curve can be defined. To remove a node, move it out of the widget area.
A color picker is activated by pressing and will show the picked values in the graph. You can use an area sampling mode using with Ctrl+click.
A second color picker can be used to directly change the curve based on the sampled area. A Click on will activate the action picker. Then, on the picture, a Ctrl+Click+Drag will create a positive curve for the sampled area and a Shift+Click+Drag a negative curve.
Depending on the desired intent, you can apply the RGB curve in two different color spaces:
RGB, canali collegati.
RGB, independent channels.
RGB spaces are linear color spaces designed to capture and display images in additive synthesis. They are related to capture and display media and do not isolate color and lightness information. The «RGB, linked channels,» works in ProPhoto RGB and applies the L-channel curve to all three channels in the RGB color space. Adding contrast in RGB space is known to desaturate highlights and boost saturation in lowlights, but this has proven to be the most reliable way to edit contrast, and is the standard way to do it in most software.
L'interpolazione è il processo che si utilizza per calcolare una curva continua partendo da una piccola serie di punti. Dal momento che questo processo non è mai perfetto lo si può portare a termine utilizzando diversi metodi, ognuno dei quali può evitare potenziali problemi derivati dal collegamento dei vari punti.
Probabilmente il metodo che visivamente porta ai migliori risultati è la «curva cubica». Dal momento che questo metodo porta a curve molto morbide, il contrasto dell'immagine viene ben valorizzato. Tuttavia questo metodo è molto sensibile alla posizione dei nodi e può provocare delle oscillazioni quando i nodi sono molto vicini tra di loro oppure quando ce ne sono troppi. Questo metodo opera al meglio quando i nodi sono solamente 4 o 5 e sono regolarmente spaziati tra di loro.
Il metodo «curva centripeta» è progettato proprio per evitare le oscillazioni ma, come svantaggio, segue i nodi in modo più approssimativo. Il calcolo è molto robusto e non importa quanti nodi ci siano e quanto siano distanti tra di loro, però il risultato in genere è più piatto e sbiadito.
La «curva monotonica» è disegnata appositamente per dare un'interpolazione monotonica, ovvero che elimina le oscillazioni prodotte dalla curva cubica. Questo metodo è particolarmente adatto per costruire una funzione analitica partendo da un'interpolazione di nodi (ad es. esponenziale, logaritmica, potenza, ecc.). Queste funzioni vengono fornite come preset. Questo è un buon compromesso tra i due metodi appena trattati.
The color balance allows you to shift colors selectively by luminance range: shadows, mid-tones, and highlights. It does so using two different methods:
lift, gamma, gain è la modalità classica che permette una maggiore separazione delle ombre verso le alte luci,
slope, offset, power è il nuovo standard definito dalla American Society of Cinematographers Color Decision List (ASC CDL), che è più adatto all'editing di scene girate.
Three different control layouts can be accessed by clicking on the shadows label: A vertical view as shown on the screenshot above, a tabulated view presenting one of the three group at a single time and a columned view displaying all controls horizontally.
Le regolazioni modificano l'intera immagine. Non sono disponibili nella modalità lift, gamma, gain (sRGB). I selettori scorrevoli sono limitati ai valori soliti ([50%; 150%] per la saturazione e [-50%; 50%] per il contrasto) ma sono ammessi valori eccedenti questi limiti tramite l'inserimento da tastiera mediante un click con il pulsante destro del mouse sul selettore corrispondente.
Nota a margine: nonostante questo modulo lavori sullo spazio colore RGB la sua posizione all'interno del flusso di sviluppo lo pone all'interno dello spazio colore Lab. Per questo motivo il modulo converte lo spazio colore da Lab in RGB, effettua tutte le relative modifiche, quindi lo riporta in spazio Lab.
lift, gamma, gain (sRGB) è la modalità originale di darktable 2.4 e precedenti. In questa modalità la trasformazione dei colori viene applicata nello spazio colore sRGB codificata con la gamma sRGB (gamma media di 2,2).
lift, gamma, gain (ProPhotoRGB) è uguale al precedente ma opera in spazio di lavoro ProPhotoRGB con codifica lineare. In questa modalità i parametri RGB vengono corretti internamente il luminosità XYZ (canale Y) di modo che solo i colori vengano modificati, e solamente il «fattore» influenza la luminosità.
slope, offset, power (ProPhotoRGB) applica gli standard ASC CDL allo spazio ProPhotoRGB con codifica lineare. Similarmente alla modalità precedente, i parametri RGB sono corretti internamente in luminosità XYZ. In questo modo il parametro slope agisce come compensazione dell'esposizione, quello offset corregge il livello del nero mentre power corregge la gamma. Tutti i parametri impattano sulla luminosità generale me slope modificherà in particllare le alte luci, offset le ombre e power i mezzi toni.
Per maggior efficienza, quando si utilizza slope, offset, power, è raccomandabile regolare slope per primo, quindi offset e per ultimo power, in questo preciso ordine. Il nome della modalità può servire, a livello mnemonico, per ricordare l'ordine da mantenere.
In modalità slope, offset, power il parametro che regola le ombre ha un effetto molto più marcato che in lift, gamma, gain. Passando dal primo all'ultimo la saturazione delle ombre dovrebbe essere adattata dividendo il valore circa per 10.
Questo parametro influenza l'interfaccia dei controlli utilizzati per le ombre, i mezzi toni e le alte luci.
I controlli RGBL regolano direttamente i parametri RGB che verranno utilizzati dall'algoritmo e trasformati internamente il luminosità XYZ in base alla modalità utilizzata. Sono gli unici che vengono salvati nella coda di sviluppo di darktable.
I controlli HSL sono più intuitivi ma sono solo un'interfaccia: le tonalità e la saturazione sono calcolate dinamicamente dai parametri RGB e non vengono mai memorizzate. Durante la conversione da HSL a RGB la luminosità HSL sia assume che sia il 50% pertanto i parametri RGB vengono sempre bilanciati per evitare cambiamenti di luminosità. Tuttavia durante la conversione da RGB a HSL la luminosità HSL non viene invece corretta.
Di conseguenza, lavorando in RGB quindi in HSL e poi di nuovo in RGB si perderanno i parametri RGB originali che verranno invece normalizzati di modo che la luminosità HSL sia il 50%. La differenza, nella maggior parte dei casi, è appena percettibile specialmente se si utilizzano le modalità che correggono internamente i parametri RGB in luminanza XYZ.
In entrambe le modalità i selettori scorrevoli «fattore» agiscono su tutti i canali RGB in una volta sola. Il loro effetto è simile a quello dei controlli del modulo livelli (vedi Sezione 3.4.2.12, «Livelli») ed intervengono solamente sulla luminosità.
La saturazione in ingresso è una correzione della saturazione applicata prima del bilanciamento del colore. Può essere utilizzata per smorzare i colori prima di regolarne il bilanciamento e rendere così più semplici da gestire delle immagini complesse. Quando l'immagine viene desaturata completamente si crea un'immagine monocromatica basata sulla luminosità e che può essere utilizzata anche come maschera di luminosità per creare filtri colore con i settaggi del bilanciamento colore, come la divisione dei toni o il viraggio seppiato (potrebbe essere utile utilizzare alcune modalità di fusione).
La saturazione in uscita è una correzione della saturazione applicata invece dopo il bilanciamento del colore. E' utile nel momento in cui è stato trovato il giusto bilanciamento delle tonalità ma l'effetto sembra troppo pesante. In questo modo è possibile regolare la saturazione globale in una volta sola anziché doverla sistemare su ogni canale con il rischio di sbilanciare i colori.
Il selettore scorrevole del contrasto permette di aumentare la separazione della luminosità. Il valore fulcro definisce il valore di luminosità che non dovrà essere modificato dalla correzione di contrasto: in pratica il contrasto passerà oltre il fulcro. I valori di luminosità superiori a quello del fulcro verranno amplificati perlopiù linearmente. Quelli inferiori verranno compressi con un funzione di potenza (creando una parabola). Questa correzione viene applicata successivamente alla saturazione in uscita e viene applicata a tutti i canali RGB separatamente. In questo modo tonalità e saturazione potrebbero non essere preservate nel caso in cui i parametri fossero regolati su valori estremi (le ombre potrebbero risultare molto sature, le alte luci potrebbero essere desaturate e alcuni colori potrebbero essere diversi da quanto ci si aspetta).
Depending on the mode set, the shadows settings will control either the lift or the offset, the mid-tones ones will control either the gamma or the power, and the highlights ones will control either the gain or the slope. Parameters are transferred as is when you change the mode.
In modalità RGBL, la gamma dei selettori scorrevoli è limitata [-0,5; 0,5]. In modalità HSL i selettori scorrevoli della saturazione sono limitati [0%; 25%]. I valori al di fuori di questi limiti possono comunque essere inseriti utilizzando la tastiera dopo aver fatto click con il pulsante destro del mouse sul selettore scorrevole corrispondente.
Il selettore colore accanto all'etichetta ottimizza luminosità serve a selezionare l'intera immagine e ad ottimizzare il fattore per le omnre, i mezzi toni e le alte luci così che la luminosità media dell'immagine sia 50% Lab. In uscita da questo modulo questa può essere 100% come massimo e 0% come minimo. Questa operazione essenzialmente normalizza l'istogramma allo stesso modo del modulo livelli. L'ottimizzazione è accurata solamente se la si utilizza in modalità slope, offset, ower. Nelle altre modalità funziona solo relativamente.
In case you want more control, you can define three control patches using the color-pickers in front of each factor slider, to sample luminance in selected areas. The shadows color-picker samples the minimum luminance, the mid-tones one samples the average, and the highlights one samples the maximum luminance. The most sensitive parameter is the mid-tones factor, since selecting a slightly different area can lead to dramatic parameter changes. Using the factors color-pickers alone, without triggering the luma optimization, will allow to perform adjustments without general optimization, but each parameter is always computed accounting from the two others. Once patches are selected, the label becomes «optimize luma from patches». To reset one patch, you can just redo the selection. Patches are not saved in the parameters and are kept only during the current session.
It is important no note that the luminance adjustment performed targets only the output of the color balance module and does not account for other luminance adjustments performed in modules coming later in the pixelpipe (filmic, tone curve, color zones, levels, global tonemapping, etc.). Using the color balance to remap the luminance globally on the image is not recommended because it does not preserve the original colors, and modules such as tone curves or filmic are better suited for this purpose. Luminance adjustments in color balance are better suited for local correction, in combination with color adjustments, for color-grading with masks.
In un'immagine con aree esposte alla luce solare diretta e altre esposte alla luce riflessa (ombre), oppure quando sono presenti diverse sorgenti di luce artificiale contemporaneamente, le ombre e le luci hanno spesso diverse temperature di colore. Queste immagini sono molto difficili da correggere dal momento che il bilanciamento del bianco non può correggere tutti i colori. L'ottimizzatore della neutralizzazione dei colori dovrebbe aiutarvi nella ricerca del colore complementare per le ombre, i mezzi toni e le alte luci così che le dominanti possano essere neutralizzate e il colore generale della fotografia possa diventare un grigio neutro.
Similarmente all'ottimizzatione della luminosità, il selettore colore di fianco all'etichetta neutralizza colori effettuerà un'ottimizzazione generalizzata sull'intera immagine. Questa funzione lavora abbastanza bene con le foto di paesaggio o, comunque, con altre immagini con un spettro completo di colori e luminosità. Nelle foto notturne o foto di eventi questa funzione spesso fallirà e sarete costretti ad imputare manualmente le aree da campionare con il selettore colore che trovate accanto ad ogni selettore scorrevole delle tonalità. Per campionare le alte luci cercate un'area esposta a luci artificiali che sia color bianco neutro o grigio chiaro. Per campionare le ombre utilizzate una zone esposta alla luce ambiente che sia di colore nero o grigio scuro. Infine, per i mezzi toni, trovare una zona esposta sia alla luce artificiale che a quella naturale.
Il successo dell'ottimizzazione dipende dalla qualità dei campioni. Non tutti i set di campioni portano a soluzioni valide; dovete sempre assicurarvi che i campioni di colore che andrete a selezionare siano in realtà colori neutri. Spesso l'ottimizzatore potrebbe restituire la corretta tonalità di colore ma con troppa saturazione e questo richiederà un successivo aggiustamento. In alcuni casi non sarà possibile raggiungere un'ottimizzazione accettabile quindi sarà necessario resettare il parametro della saturazione e iniziare di nuovo, o semplicemente fermarsi dopo aver selezionato l'area da campionare. Notare che con l'ottimizzazione automatica la saturazione massima è 25% che non potrebbe essere sufficiente in qualche caso ma che, nella maggior parte delle situazioni, evita di ritrovarsi con un risultato inutilizzabile.
Se selezionate le aree campione con i selettori colore delle tonalità, senza abilitare l'ottimizzazione, il software effettuerà semplicemente un'elaborazione di ottimizzazione quindi si fermerà per permettervi di controllare separatamente ogni gamma di luminosità ed evitare risultati poco accettabili in casi limite. La correzione della tonalità e della saturazione vengono calcolate con le altre due gamme di luminosità e con i tre fattori e restituiranno sempre i colori complementari delle aree selezionate. Se la vostra intenzione è quella di rafforzare i colori potete aggiungere 180° al valore calcolato della tonalità. Quando i campioni saranno stati selezionati l'etichetta diventerà «neutralizza i colori da campioni». Per annullare un campione è sufficiente rifare la selezione. I campioni non vengono salvati nei parametri e vengono memorizzati solo nel corso della sessione corrente. I parametri trovati dalla neutralizzazione automatica sono accurati solamente in modalità slope, offset, power, ma possono funzionare bene anche in diverse situazioni con lift, gamma, gain.
Con il modulo vengono forniti diversi preset per aiutarvi a capirne il funzionamento.
Il preset con gradiente di colore arancio/alzavola (un'acquamarina tendente al verde - NdT) è molto popolare nel cinema e nelle vetrine pubblicitarie. Andrebbe utilizzato in due istanze con relative maschere: la prima istanza dovrebbe escludere i colori della pelle e virare i colori neutri verso un'alzavola tendente al blu. La seconda annullerà in parte la prima e aggiungerà più vibranza solamente ai colori della pelle. Utilizzate insieme sono molto utili per separare il soggetto dallo sfondo. Per contro i parametri delle maschere dovranno essere ricercati per ogni immagine da elaborare.
Altri preset sono in grado di emulare l'emulsione per pellicola Kodak. Allo stesso modo potete riprodurre il bilanciamento dei colori di qualsiasi pellicola analogica.
Per iniziare occorre scegliere un canale di uscita, quindi impostare l'intensità di ogni canale di ingresso verso il canale di uscita. Tra i vari usi questo strumento può essere utilizzato per vedere i canali RGB separatamente: utilizzare il grigio come destinazione e imputare il valore 1 sul canale che desiderate visualizzare e 0 sugli altri.
Per i toni della pelle il canale blu tende a rappresentare i dettagli, mentre il rosso tende a avere anche toni più morbidi del verde. Dunque la resa tonale dipende da come si fondono i tre canali di input. | |
In questo esempio un ritratto in b/n è stato riprodotto semplicemente selezionando il valore grigio tra i canali di output. Un tono della pelle più morbido è stato ottenuto riducendo l'input del canale blu e aumentando quello del rosso relativamente al canale verde. Un mix RGB di 0.9, 0.3, -0.3 è stato utilizzato insieme ad un aumento dell'esposizione di 0.1 EV per aumentare la luminosità dell'immagine. | |
In questo esempio, invece, abbiamo usato un mix RGB di 0.4, 0.75, -0.15 usando più verde che rosso per riportare ben visibili alcune caratteristiche. Il canale blu è sempre limitato per nascondere eventuali difetti della pelle. |
Le classiche pellicole in bianco e nero hanno diverse caratteristiche di risposta ai colori. Selezionate grigio come canale di uscita del mixer e provate ad immettere i valori suggeriti qui sotto per simulare la vostra pellicola preferita.
Tipo di pellicola | Rosso | Verde | Blu |
AGFA 200X | 0.18 | 0.41 | 0.41 |
Agfapan 25 | 0.25 | 0.39 | 0.36 |
Agfapan 100 | 0.21 | 0.40 | 0.39 |
Agfapan 400 | 0.20 | 0.41 | 0.39 |
Ilford Delta 100 | 0.21 | 0.42 | 0.37 |
Ilford Delta 400 | 0.22 | 0.42 | 0.36 |
Ilford Delta 3200 | 0.31 | 0.36 | 0.33 |
Ilford FP4 | 0.28 | 0.41 | 0.31 |
Ilford HP5 | 0.23 | 0.37 | 0.40 |
Ilford Pan F | 0.33 | 0.36 | 0.31 |
Ilford SFX | 0.36 | 0.31 | 0.33 |
Ilford XP2 Super | 0.21 | 0.42 | 0.37 |
Kodak T-Max 100 | 0.24 | 0.37 | 0.39 |
Kodak T-Max 400 | 0.27 | 0.36 | 0.37 |
Kodak Tri-X 400 | 0.25 | 0.35 | 0.40 |
Normal Contrast | 0.43 | 0.33 | 0.30 |
Alto contrasto | 0.40 | 0.34 | 0.60 |
Bianco e nero generico | 0.24 | 0.68 | 0.08 |
Il modulo utilizza un gradiente per modificare l'esposizione e una predominante colorata sull'immagine in modo non omogeneo.
E' risaputo che questo modulo causa artefatti a scalettatura in certe condizioni pertanto dovreste prendere in considerazione anche l'utilizzo del modulo dithering (vedi Sezione 3.4.1.1, «Dithering»).
Imposta la densità del filtro in EV. Un valore basso causerà una sottoesposizione lieve mentre un valore alto simulerà l'applicazione di un filtro molto forte.
E' espressa in EV ovvero l'equivalente in f-stops. Solitamente questi filtri vengono identificati come ND2, ND4, ND8 ecc. Ogni volta che viene sommato un EV si raddoppia il valore di ND. Perciò ND2 è uguale ad 1 EV, ND4 sono 2 EV e così via. Potreste anche esprimere questi valori in densità ottica o trasmittanza. La tabella qui sotto mette a confronto i differenti approcci per i filtri più comunemente usati:
ND | EV o f-stop | assorbanza | trasmittanza |
ND2 | -1 | 0.3 | 50% |
ND4 | -2 | 0.6 | 25% |
ND8 | -3 | 0.9 | 12.5% |
ND400 | -9 | 2.7 | 0.195% |
Imposta la progressività del gradiente. Un valore basso crea una transizione dolce mentre un valore alto la crea molto brusca.
Questo è un esempio che mostra diverse opzioni del filtro graduato di darktable:
L'immagine originale ha un bel cielo ma è sovraesposto: usatela come riferimento per valutare i cambiamenti qui sotto... | |
Qui è stato aggiunto un filtro neutro ND8 che rende l'immagine molto più piacevole... | |
Per finire è stato aggiunto un altro filtro colorato e ruotato di -180° che è stato applicato all'acqua e agli alberi per dimostrare che i filtri possono anche essere utilizzati in modo artistico. |
Il filtro graduato di darktable è uno strumento molto potente. Ciò nonostante i filtri fisici hanno diversi vantaggi rispetto ad una soluzione puramente software. Con un filtro GND è possibile infatti ridurre la gamma dinamica della scena al fine di farla rientrare nei limiti fisici del sensore della vostra fotocamera.
In questo esempio un filtro GND (Hitech ND0.6 soft edge) ha permesso di evitare di sovraesporre il cielo che si vede tra le cime degli alberi e, allo stesso tempo, ha catturato un'immagine correttamente esposta del suolo. Una cosa che potrebbe disturbare è il decadimento della luminosità sui tronchi degli alberi dal basso verso l'alto. | |
Il filtro graduato di darktable unitamente ad una maschera parametrica (vedi Sezione 3.2.5.6, «Maschera parametrica») ci è venuto in aiuto. Abbiamo aggiunto un gradiente luminoso invertito rispetto all'azione del filtro fisico. Dato che volevamo semplicemente compensare il decadimento innaturale della luce sui tronchi degli alberi, il modulo è stato utilizzato in combinazione con una maschera appositamente creata. | |
L'immagine finale. |
Suggerimento: se decidete di utilizzare un filtro graduato prima di effettuare lo scatto sottoesponete la scena con la fotocamera di uno/due terzi di stop per assicurarvi che tutti i dettagli delle alte luci siano visibili. Se i dettagli nelle zone luminose vengono bruciati il filtro graduato software non è in grado di produrre un risultato piacevole: questo, purtroppo, è un limite legato alla post-produzione digitale. Se non sapete come sottoesporre intenzionalmente consultate il manuale della vostra fotocamera alla voce «compensazione dell'esposizione».
It is recommended that you look at all 3 tabs («Simple», «Advanced», «Masking») before attempting to use the Tone Equalizer module.
The 9 sliders on the «Simple» tab (see screenshot above) correlate to the 9 control points which appear across the centre of the graph on the «Advanced» tab.
The histogram which appears on the «Advanced» tab does non represent your image. It represents the mask which the Tone Equalizer is creating for your image. This is an important distinction to understand. The aim is to get that histogram extended as far as possible to the left and right sides of the graph. |
To do that, we go to the «Mascherare» tab, and adjust the Mask Exposure Compensation and Mask Contrast Compensation sliders. Selecting each eye dropper will allow the Tone Equalizer module to select the most appropriate values for you. Having done that, check the histogram in the Advanced tab again. It should now be fairly evenly distributed across the graph. |
Now, you can Click+drag the control points (on the «Advanced» tab) to increase or decrease any part of the tonal range of your image. Adjust control points on the left side to brighten/darken shadow tones. Adjust control points on the right side to brighten/darken highlight tones. Alternatively, you can use the Simple tab and control the adjustment through the use of your mouse wheel over the image.
The cursor in the Tone Equalizer contains a lot of information. You'll see some cross hairs, with what appears to be a single grey circle in the middle. But it's not a single circle. It's 2 concentric circles. The outer circle will always represent the tonal value under the mouse pointer, as it was before any adjustment was made. The inner circle will show the tonal value under the mouse pointer after any adjustment has been made. So if the inner circle is brighter than the outer circle, it means a brightening adjustment has been made to that part of the tonal range of the image. If the inner circle is darker than the outer circle, then that tonal range has been darkened.
You will also notice that there is an arc which either climbs, or descends, from the left side cross hair. This is another way of showing you whether a positive or negative adjustment has been made for any given tonal range under the mouse at its current location.
There is also a text box near the right side cross hair which also shows what adjustments have been made, but in numeric text form.
At the bottom of the module, you'll see Display Exposure Mask and to the right of that, an icon . Click on this icon to see the mask which the Tone Equalizer has generated for your image.
The idea behind this mask is to create smooth transitions between tonal ranges, so as to avoid creating halos. Yet, the mask is also able to create well defined edges for high contrast areas of the image. Having this mask displayed will assist in understanding the follow parameters:
There are several different filters that can be used to smooth the mask. If preserve details is disabled, the mask is not smoothed. Guided filter blurs the mask smoothing more shadows than highlights, which is sometimes desirable if you lighten the shadows a lot, but may result in loss of local contrast in highlights if you darken them. Eigf blurs the mask in a way that is independent from exposure: highlights and shadows will be blurred more uniformly. Guided filter averaged and eigf averaged will perform the geometric mean of the result of the filter and the original mask: details will not be as preserved as without the average, but the averaging will reduce halos.
If you increase this to 2, a second mask is calculated using the first mask as an input. As a result, the new mask is more fuzzy than when there was only one instance of the mask. Progressively higher values will diffuse the mask even further.
This defaults to a value of 1, meaning there is one instance of the mask generated.
If you increase this to 2, a second mask is calculated using the first mask as an input. As a result, the new mask is more fuzzy than when there was only one instance of the mask. Progressively higher values will diffuse the mask even further.
With lower values, the transition between dark areas of the mask and lighter areas of the mask will be more pronounced. As this value is increased, those transitions become smoother/softer.
The module comes with several presets to compress shadows and highlights. For each of these presets, 2 variants are proposed, one with guided filter (gf) and one with exposure independent guided filter (eigf). Depending on the image, one or the other may give better results. In both case, these presets preserve middle-grey so that you do not have to adjust global exposure before and after toneequalizer.
Questo modulo comprime la gamma tonale di un'immagine HDR per farla rientrare nei limiti di una normale gamma dinamica utilizzando l'algoritmo Durand 2002. darktable può importare immagini HDR nei formati OpenEXR, RGBE o PMF oppure in formato DNG che è quello generato dal sistema interno di darktable per la creazione di immagini HDR (vedi Sezione 2.3.8, «Immagini selezionate»). |
L'algoritmo sottostante usa un filtro bilaterale per scomporre l'immagine in layer di base grezzo e uno dettagliato. Il contrasto del livello base viene compresso mentre quello del livello dettagliato non viene modificato: fatto questo i due livelli vengono nuovamente fusi.
Imposta il livello di compressione del livello di base. Una più alta compressione renderà possibile fare rientrare l'immagine in una gamma dinamica più piccola.
Modifica il colore della tinta dell'immagine dal magenta (valore < 1) al verde (valore > 1). Il selettore scorrevole del canale verrà modificato nel momento in cui regolate questo parametro.
Imposta la temperatura colore (in gradi Kelvin). I selettori scorrevoli dei canali verranno modificati quando andrete ad intervenire su questo parametro. darktable ricava il colore della temperatura dei dati Exif utilizzando alcuni modelli. Il valore proposto non è autorevole: in fondo solo i valori dei vari canali determineranno il risultato sull'immagine.
Seleziona un bilanciamento del bianco preimpostato.
Fotocamera (predefinito) | Bilanciamento come riportato dalla fotocamera. |
Fotocamera neutrale | Fondamentalmente imposta la temperatura a 6502K con questo calcolo matematico: imposta il livello di bianco in modo che il bianco puro registrato dalla fotocamera venga convertito in bianco puro sRGB D65 (bianco puro significa che ogni canale ha un valore uguale a 1.0) |
Punto | Seleziona un'area dell'immagine che contiene soprattutto pixel grigi. Il bilanciamento del bianco viene calcolato sulla base dell'area selezionata. |
preset fotocamera | , una serie di bilanciamenti pre-configurati. Esempio: luce solare diretta, flash, nuvoloso, ombra oltre ad un a certa quantità di opzioni per la luce artificiale. |
Alcune fotocamere mettono a disposizione altri parametri per una regolazione accurata nel caso in cui venga selezionato un preset direttamente in camera. Il bilanciamento del bianco della fotocamera può quindi essere ulteriormente regolato entro certi valori. Questi aggiustamenti tendono solitamente al giallo (valori < 1) oppure al blu (valori > 1).
The history in the database and associated XMP file, and in a style, does not contain the temperature and tint. Instead it holds values related to the three RGB coefficients which can be set in the white balance module. The relationship between these two sets of values - RGB and temp/tint - depends on camera characteristics. Therefore applying white balance in a style made with one camera model to another camera model will in general give a different temp/tint, and your image might look different to what you expected. Consider doing all white balancing explicitly in the module.
The mathematical relationship between the two sets of values is not straightforward. Colour balances can be set using the RGB sliders which have no corresponding setting in terms of temperature and tint (this mainly happens when very high temperature values are calculated from the slider values). Therefore be aware that editing white balance using temp/tint on an image previously made using the RGB sliders may give odd results, at least if high temperature values are involved.